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La mia chitarra MIDI
La mia chitarra MIDI nasce su uno strumento tradizionale con cassa acustica e corde di nylon, combinando le qualità sonore di una chitarra classica con l’innovazione tecnologica della conversione MIDI. Nonostante la sua somiglianza con una chitarra acustica, la chitarra MIDI deve essere vista come uno strumento a sé stante, con funzionalità uniche che ne ampliano enormemente le possibilità di interazione con il sistema digitale, devices e computer.
L’elemento distintivo di questo strumento risiede in due componenti fondamentali: il pick-up esafonico e il convertitore MIDI, che lavorano in sinergia per “pilotare” altri sistemi sonori. Il risultato finale è che la chitarra MIDI aziona un sintetizzatore digitale, che può essere fisico, come un rack multitimbrico o un sintetizzatore hardware, oppure virtuale, all’interno di una DAW (Digital Audio Workstation). Nel mio caso specifico, utilizzo il sistema all’interno del software Max/MSP sviluppato da Cycling '74.
Applicazioni e possibilità sonore
La combinazione di questo setup mi consente di esplorare sonorità che vanno ben oltre quelle della chitarra tradizionale. Ad esempio, è possibile riprodurre suoni di strumenti orchestrali come il violoncello, ma anche texture elettroniche moderne. Un esempio concreto è l’incipit di “Dream” di John Cage, realizzato con suoni di violoncello. Di seguito alcuni esempi di strumenti che utilizzo per ottenere tali timbri:
Questa tecnologia non solo espande le possibilità espressive della chitarra, ma apre un dialogo tra lo strumento tradizionale e il mondo della musica elettronica e digitale, offrendo nuove soluzioni creative in contesti compositivi e performativi