Didattica                                                                                                                     

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articoli:

L'universo microtonale di Alos Haba, n.20, Dicembre 2000, Sonus, (Potenza).  

Carteggio Vito Fedeli-Oscar Chilesotti. 1910-1916, Musica/Realtà Marzo 2008, n.85, Lim (Lucca).

Leggio elettronico »

■ Elettroacustica tra suono digitale e suono analogico »

 

 

Scuola di Musica
Associazione Musicale Eschilo
ROMA
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Scuola di chitarra
La mia attività di docente di chitarra si è sviluppata presso diverse e rinomate istituzioni musicali italiane, tra cui la Scuola Civica di Musica di Vigevano (Pavia) e i Conservatori di Musica “Francesco Cilea” di Reggio Calabria, “Stanislao Giacomantonio” di Cosenza e “Gioachino Rossini” di Pesaro. In questi ambiti ho potuto costruire e consolidare un metodo didattico che, grazie alla mia esperienza e alla sensibilità artistica, ha permesso a numerosi studenti di intraprendere un percorso musicale solido, basato su obiettivi realistici e adeguati alle peculiarità individuali.

Al centro della mia attività formativa vi è un’attenzione costante al *rilassamento e all’ergonomia del movimento*: ritengo che una corretta postura e un’esecuzione priva di tensioni inutili siano alla base di un suono libero e naturale, oltre che fondamentali per una carriera musicale a lungo termine. Per questo, nelle mie lezioni, mi concentro a sviluppare nei giovani musicisti una consapevolezza corporea che permetta loro di affrontare lo strumento con padronanza e senza rischi di affaticamento o infortuni. Gli esercizi che propongo, calibrati su difficoltà progressive, tengono conto della fisiologia e della struttura corporea dell’allievo, affinando la tecnica chitarristica in maniera personalizzata.

Un secondo pilastro del mio metodo è la *gradualità delle fasi di apprendimento*. Credo che il progresso musicale debba essere misurato e attento, per questo promuovo una pedagogia del “piccolo passo” che permette agli studenti di assimilare le nozioni con sicurezza, riducendo i rischi di sovraccarico e disorientamento. Attraverso esercizi mirati, studi ed etudes appositamente selezionati, i giovani chitarristi apprendono il repertorio e le tecniche chitarristiche in modo strutturato, in una sequenza studiata per favorire l’autonomia e la crescita artistica, supportando al contempo la loro fiducia e consapevolezza musicale.

Non meno importante è la *scelta del repertorio*, che spazia dai classici della letteratura solistica e cameristica per chitarra a brani contemporanei e, quando possibile, a repertori extraeuropei, stimolando negli studenti una visione aperta e inclusiva della musica. La selezione di brani si basa non solo sul livello tecnico degli studenti, ma anche sulla loro capacità di comprendere ed esprimere l’essenza musicale e stilistica di ciascun pezzo. In particolare, incoraggio l’esplorazione della musica da camera, considerando che essa rappresenti un’occasione fondamentale per affinare la sensibilità musicale e la capacità di interazione con altri strumentisti.

Infine, credo fortemente nell'importanza di un *inserimento ponderato e progressivo nelle esperienze esecutive pubbliche*. Ritengo infatti che il confronto con il pubblico sia un momento cruciale nella formazione di un musicista, da affrontare con la dovuta preparazione e senza forzature. Grazie al mio supporto, molti studenti hanno potuto esibirsi in pubblico sin dai primi anni di studio, con performance programmate in maniera graduale e calibrata, pensate per rafforzare le loro capacità interpretative e la sicurezza scenica.

La mia attività di docente va dunque oltre l’insegnamento della tecnica e delle nozioni musicali: essa mira alla formazione integrale del musicista, aiutando ciascun allievo a sviluppare una propria voce artistica, forte e consapevole. Il mio impegno nel guidare gli studenti verso il Diploma di Chitarra rappresenta un percorso di crescita personale e artistica, in cui ciascuno ha l’opportunità di scoprire e potenziare i propri talenti, accompagnato da un insegnante che considera il rapporto umano un elemento imprescindibile della propria attività.

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Per quanto riguarda l'attività in Conservatorio si è conclusa al Conservatorio “Luigi Cherubini” di Firenze, dove ho potuto concludere il mio percorso formativo con un’integrazione preziosa, resa possibile dalla Riforma L.508/99, a cui ho collaborato attivamente a partire dal 1996. Questa riforma ha segnato una svolta per l’organizzazione e l'approfondimento degli studi musicali, e mi ha permesso di sviluppare in modo organico e completo le competenze della Scuola di Chitarra.

Nell’ambito di questa riforma, ho potuto introdurre moduli avanzati dedicati alla ricerca filologica dell'intavolatura, promuovendo uno studio accurato delle fonti storiche che ha restituito nuova luce al repertorio antico. Questo lavoro ha portato a un’esplorazione approfondita delle tecniche e delle prassi esecutive del passato, offrendo agli studenti una visione autentica e rispettosa della tradizione musicale.

Allo stesso tempo, ho potuto potenziare il fronte della modernità con l'improvvisazione, un ambito che ritengo fondamentale per la formazione del chitarrista moderno. Grazie alla Riforma L.508/99, l’improvvisazione è stata valorizzata e inserita in modo stabile nel curriculum, consentendo agli studenti di sviluppare una creatività spontanea e una comprensione profonda della struttura musicale.

Questi elementi, integrati nel percorso didattico della Scuola di Chitarra, hanno arricchito e completato un lungo cammino educativo, permettendo ai giovani musicisti di maturare non solo sul piano tecnico, ma anche su quello interpretativo e creativo. La mia azione pedagogica si è così conclusa con una proposta didattica organica, arricchita dai principi della Riforma e orientata verso una preparazione completa e versatile, in grado di rispondere alle esigenze della musica contemporanea.
Attualmente, proseguo la mia attività didattica alla Scuola Eschilo di Roma, dove ho l’opportunità di mettere a frutto le competenze accumulate nel tempo. Questo percorso di sintesi mi permette di offrire agli studenti un metodo che unisce tradizione e innovazione, facendo tesoro di tutte le esperienze maturate negli anni. Con un approccio versatile e adattato alle esigenze di ciascun allievo, continuo a promuovere una formazione completa, capace di integrare elementi tecnici, filologici e creativi, offrendo una visione organica dello studio della chitarra.