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I miei strumenti
La mia prima chitarra da concerto è stata una José Ramirez III, uno strumento che mi ha affascinato per la sua ricchezza timbrica, sebbene presentasse alcune problematiche legate alla meccanica, le quali talvolta influivano sulla stabilità e precisione dell'intonazione.
In seguito, ho avuto l'opportunità di suonare una Masharo Khono 30, una chitarra estremamente equilibrata e con un'ottima proiezione. Nonostante le sue qualità indiscutibili, questo strumento non riusciva a soddisfare completamente le mie aspettative, soprattutto nei contesti più intimi e delicati.
Il passo successivo è stato l'acquisto di una chitarra del liutaio Luis Arban, caratterizzata da sonorità molto belle e una grande proiezione. Tuttavia, ho riscontrato che non fosse perfettamente adatta per la musica da camera, dove un suono più controllato e sfumato è spesso fondamentale. Successivamente, ho suonato molto una Manuel Contreras “doble tapa”, che si distingue per i suoi bassi meravigliosi.
Infine, lo strumento che mi ha convinto per molto tempo è stata una chitarra dello statunitense Alan Wilcox (ma residente in Italia - Toscana). Una chitarra che ha risposto in modo ottimale alle mie esigenze musicali, trovando una perfetta sintonia con il mio modo di suonare e con le diverse formazioni da camera in cui mi esibisco.
La mia esperienza con queste chitarre è stata molto positiva e mi ha permesso di apprezzare sia strumenti consolidati come Ramirez, Khono e Contreras, sia strumenti di liuteria di alto livello come quelli di Arban e Wilcox.
Attualmente suono una chitarra ibrida con tavola (incatenatura a reticolo) di Luciano Maggi e sono in attesa di una nuova chitarra della giovane liutaia Claudia Francesca D'Ammassa. Le innovazioni introdotte da questi liutai e le evoluzioni degli ultimi 30 anni – come le chitarre con nuove incatenature e doppie tavole con materiali innovativi come il Nomex – hanno portato gli strumenti a livelli sonori e timbrici molto avanzati.